Con le marcature (tutte curiosamente nella prima frazione di gioco) di Aldo Cevenini, Luigi Cevenini, Asti, Agradi, ancora Agradi (su calcio di rigore) e ancora Luigi Cevenini si consumò il primo incrocio tra Inter e Cremonese giocatosi a Milano nell’allora Campo di Via Goldoni. Era il 6 dicembre 1914, correva la stagione 1914-15 e in quel campionato di Prima Categoria l’Inter, dopo il primo posto nel gruppo E Alta Italia (la Cremonese centrò un ottimo quarto posto che gli permise di rimanere nella massima serie) e il primo posto nel girone D semifinali Alta Italia, nel girone finale Alta Italia sarebbe giunta seconda. Posizione di classifica che fu congelata (l’ultima giornata il cui programma prevedeva Inter – Milan e Torino – Genoa, fu annullata con la classifica che recitava: Genoa 7, Torino 5, Inter 5 e Milan 3) a causa dello scoppio della Grande Guerra al termine della quale a venire dichiarato campione d’Italia fu il Genoa. Al di là del gruzzolo di reti che si sobbarcò quel giorno a difendere i pali dell’undici grigiorosso vi era il baffuto ventenne (molto apprezzato dai tifosi cremonesi) Luigi Zini. Primo numero uno della Cremonese (fu lui il portiere della prima scalata nella massima serie dei biancolilla, poi divenuti grigiorossi, nel primo campionato di sempre al quale la Cremonese prese parte… Promozione 1913-14) caduto al fronte a soli 21 anni (prestava servizio come barelliere) e al quale nel 1919 (il 2 novembre) gli verrà intitolato lo stadio cittadino. Stadio che, soggetto nel tempo a diverse ristrutturazioni (le ultime lo hanno reso un gioiello), ospita ancora oggi le partite casalinghe della Cremonese nel ricordo del suo storico e validissimo numero uno volato troppo presto in cielo.