Alla presenza di una buona cornice di pubblico, sul rettangolo di gioco del Lopresti di Palmi, sono stati presentati il nuovo direttore sportivo della Palmese Piero Praticò ed il responsabile delle giovanili Pasquale Sorgonà. La presentazione è stata aperta dal patron Francesco Sergi, il quale sin da subito ha voluto ufficializzare che sarà incrementato il settore giovanile della Palmese, oltre all’ingresso di nuove figure a livello dirigenziale, per programmare una stagione importante per i colori neroverdi.
La parola è poi passata a Piero Praticò, il quale si dice contento ed entusiasta di poter lavorare in una piazza importante come Palmi.
“C’è da fare tanto - sostiene -. Palmi, oltre ad essere un luogo di cultura, è sicuramente una cittadina per cui il calcio è molto importante. Il calcio è qualcosa che si respira e che si può fare con la condivisione di tutti. Io credo nel lavoro. Il mister ha fatto bene in questi due anni di Prima Categoria e Promozione. Quindi condivisione, confronto e lavoro sono le basi, unitamente ai risultati, che devono accompagnare il progetto. L’obiettivo che ci prefissiamo è quello di entrare nelle prime sei/sette squadre per ambire a grandi traguardi”.
Pasquale Sorgonà così si esprime: “Venire qua per me è un motivo di orgoglio. Trasferire delle idee sul settore giovanile, in una piazza come Palmi, poi, che la storia e la cultura ci ricordano come una cittadina con un trascorso importante. Non vedo l’ora di iniziare, perché sono molto motivato, ci confronteremo con tutte le persone che hanno lavorato per la Palmese in questi ultimi anni. Dobbiamo essere tutti uniti ed avere una condivisione unica di quello che è il progetto Palmese”.
Il tecnico Peppe Crucitti confermato per il terzo anno consecutivo, ha sottolineato: “Ritrovarci qui a distanza di due anni, con i nuovi ingressi importanti in società, non può che farmi felice. Basti pensare che all’inizio eravamo solo io, il presidente e qualche altro dirigente. Oggi, mattoncino su mattoncino, siamo riusciti a raggiungere questi risultati. La prima cosa che ci siamo detti, indipendentemente dalla mia riconferma, è di riorganizzarci, perché chiaramente abbiamo vissuto alcune situazioni non inerenti il calcio che non potevano continuare. E’ chiaro che sono molto orgoglioso di poter rappresentare la Palmese per il terzo anno consecutivo. Del resto l’ambizione del presidente è anche la mia. Questo è uno dei tanti motivi per cui andiamo d’accordo. Anche grazie alle critiche che ho ricevuto, sono stato stimolato a dare sempre di più. Una cosa è sicura: chi viene a fare calcio a Palmi lo deve fare con passione e con un progetto per il bene della Palmese”.
In chiusura Sergi ha voluto aggiungere: “Sono orgoglioso per quanto siamo riusciti a fare da quando sono alla Palmese. Due anni fa quando chiamavamo qualche giocatore per venire a giocare, rispondevano negativamente in quanto nell’ambiente non correvano buone voci sulla Palmese. Oggi invece sono in tantissimi a chiamarmi per venire a giocare a Palmi, evidentemente abbiamo seminato bene e stiamo gettando le basi per fare ancora meglio”.