Ultime ore caldissime in casa Reggina. Ci si gioca presente e futuro di un club glorioso che non vuole per nessuna ragione al mondo finire nell’oblio. Gli amaranto sono pronti sia a cambiare definitivamente proprietà che, parallelamente, a conoscere se e quando verranno riammessi in Serie B. Il giorno della verità è ormai dietro l’angolo. Domani arriverà il responso degli organi federali e la posizione dei calabresi appare migliorata.
Cessione del club
Il primo motivo che migliora la posizione della Reggina agli occhi della Figc è legato alla svolta in chiave trattative. La proprietà Saladini ha firmato il preliminare di vendita del 100% delle quote alla Guild Capital, società inglese con esperienza sul mercato italiano. Il closing, ovvero la conclusione definitiva del passaggio di consegne, è previsto nei prossimi giorni e con ogni probabilità avverrà a riammissione concretizzata.
Qualora l’intera vicenda dovesse concludersi nel migliore dei modi, la Reggina verrebbe amministrata da una proprietà estera. Sarebbe un primato assoluto per gli amaranto, pronti così a scrivere una pagina inedita della loro storia, con la prima società straniera in riva allo Stretto.
Ricorso e pagamento
Il secondo motivo su cui contare per far buona impressione in Figc riguarda il versamento della cifra rimanente dovuta all’erario in riferimento al famigerato piano di rientro del debito. Soldi pagati in concomitanza del ricorso presentato entro il termine stabilito del 5 luglio e che hanno rappresentato l’ago della bilancia nella bocciatura della Covisoc. Per gli amaranto, tale versamento andava saldato entro il 12 luglio, dunque è arrivato in anticipo. Per la Figc andava ultimato al 20 giugno, ovvero nell’ultimo giorno disponibile per iscriversi in Serie B.
Adesso la palla passa direttamente al Consiglio Federale di domani, venerdì 7 luglio, dove si deciderà se accogliere o meno il ricorso presentato dagli amaranto. La Reggina si presenta al verdetto, quindi, con molte più sicurezze e viene osservata inevitabilmente sotto un’altra luce. La società non ha nessun tipo di pendenza economica da saldare ed è pronta al passaggio di proprietà in favore di una realtà interessante e auspicabilmente più solida. Vale davvero la pena escludere una squadra del genere solo per un incrocio di giustizia ordinaria e sportiva? Francamente, a nostro avviso, no ma sarà la Federazione Italiana Giuoco Calcio a decidere e non resta altro che sperare.