Il successo sul Soriano, sofferto ma meritato da parte di una Palmese attenta e ben messa in campo (l’unica nota stonata l’ormai cronica sterilità del reparto offensivo anche se il guizzante Sako lascia ben sperare che il vento lì davanti cambi) ha chiuso il ciclo di partite più probanti di questo primissimo scorcio del girone di ritorno con un bottino di 5 punti, tre in più di quanto fatto all’andata e a esserne contento è soprattutto Giuseppe Crucitti che ha così spazzato via le critiche sul suo operato. Al di là delle circostanze (infortuni e un andirivieni di calciatori difficili da plasmare), logica conseguenza se le cose non vanno come dovrebbero.
Nonostante i 3 punti incamerati la posizione di classifica, se da un lato ha permesso l’allungo su Stilo Monasterace e Gioiosa Ionica (entrambe sconfitte) dall’altro non ha permesso di staccare la caldissima quint’ultima piazza condivisa con Isola Capo Rizzuto e Scalea uscite anch’esse vittoriose. Non considerando (stando allo scarto attuale) il Rende e chi sta davanti ai cosentini, la lotta per poter uscire dall’impasse play out, fermo restando che eventuali scarti dai 10 punti in su (oggi 6) da parte di chi insegue basterebbero a evitarli, è ristretta alle tre quintultime (Isola Capo Rizzuto, Palmese e Scalea) con la Palmese che avrà dalla sua l’innegabile vantaggio di affrontarle in casa la terzultima e la penultima giornata.
Per continuare su quel che di buono si è fatto nelle ultime due uscite (le precedenti due uscite contro Sambiase e Vigor Lamezia, pur perse malamente, vanno lette nell’ottica che sono squadre non alla portata dei neroverdi…) si dovrà, però, porre la massima attenzione alle prossime tre partite che chiuderanno il mese di febbraio contro Bocale (fuori casa, reggini che tre giorni dopo la sfida con la Palmese saranno impegnati nell’andata degli ottavi di finale della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti contro il Paternò), Reggio Ravagnese (in casa) e Rende (fuori casa).