All’Inter ci arrivò nell’estate del 1925 (giunse dalla Reggiana che lo aveva prelevato dalla Virtus Bologna) e scese in campo appena due volte (Zamberletti con 15 presenze e Gianese con 5 gli diedero poco spazio) sobbarcandosi un passivo di ben 7 reti.
Nato a Faenza il 14 febbraio 1905, Ercole Foschini 3 dei 7 palloni che raccolse nella propria porta se li sobbarcò nella prima trasferta in assoluto dell’Inter in terra friulana contro l’Udinese (era il 4 ottobre 1925 e si giocava la prima giornata del girone A Lega Nord del campionato di Prima Divisione) ma, nonostante Molinis, Gerace e Pollack riuscirono a bucare la porta dei bauscia, a vincere, seppur con un sofferto 3-4, fu l’Inter grazie a Conti, Giustacchini, Moretti e Schonfeld [attaccante austriaco che quando appenderà le scarpe al chiodo si ritaglierà pagine memorabili alla guida del Trapani (all’epoca Juventus Trapani) giunto secondo alle spalle della Palmese nel campionato di Prima Divisione 1934-35].
Riproposto a difesa dei pali il 22 novembre (in trasferta col Bologna, l’allenatore ed ex interista di lungo corso Paolo Scheidler volle dargli un’altra chance) per Foschini ci fu ancora poca gloria. Finì, infatti, 4-1 per gli emiliani e per lui fu la seconda e ultima presenza. Terminata la poco esaltante stagione lungo i Navigli (stagione poco esaltante anche per l’Inter che vide issarsi sul tetto d’Italia, 21 anni dopo il primo trionfo, la Juventus del formidabile duo offensivo Hirzer Pastore) si trasferì al Faenza, proseguendo la sua avventura agonistica con la S.P.A.L. e col Forlì.