A Palmi Massimo Scevola (nella foto il quarto in piedi da sinistra) ci giocò negli anni ‘80 (stagione 1983-84) quando l’undici di Giuliano Spignese (subentrato a poco dall’avvio a Carlo Marino) riuscì a centrare la salvezza nell’ostico campionato di Interregionale che avrebbe arriso al Crotone [pitagorici che a Palmi (per loro campo storicamente ostico) furono fermati sul nulla di fatto]. Di ruolo difensore centrale, la prima in maglia neroverde dell’allora venticinquenne Scevola fu sfortunata visto che nella partita d’esordio contro l’Ars et Labor Grottaglie i tarantini sbancarono il Giuseppe Lopresti con una sua autorete che sorprese Filippone.
A parte lo sfortunato episodio Scevola disputò un’ottima stagione (nel 2-1 inferto alla Gioiese, in quello che sarebbe stato l’ultimo derby della Piana di un certo livello andato in scena alle pendici del monte Sant’Elia, in campo c’era anche lui) riuscendo anche a bucare la porta avversaria in qualche occasione. Ci riuscì col Toma Maglie realizzando la rete del provvisorio 1-1 che diede il là alla rimonta firmata Amoroso e Militano, concedendo il bis col Bernalda fermato in trasferta sull’1-1 con un colpo di testa ravvicinato che rispose al vantaggio dei lucani con Tramutola. Il giorno del suo congedo (13 maggio 1984) fu un giorno di grande festa sia per la raggiunta salvezza (il 4-2 al già retrocesso Squinzano fu solo accademia) e sia perché furono premiati Carlo Marino, Giuliano Spignese e il funambolico Guerino Amoroso per aver toccato le 300 presenze con la Palmese.