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La Reggina non delude, ma che fatica: Locri superato 2-3

2025-04-17 17:38

Paolo Messina

CALCIO, Serie D, calcio, Serie D, Reggina, Locri, Girone I,

La Reggina non delude, ma che fatica: Locri superato 2-3

Gli amaranto conquistano la nona vittoria consecutiva

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Siamo alle solite e per certi aspetti è davvero un bene. La Reggina corre e lotta, tutta personalità e consapevolezza che nulla va lasciato per strada. Siamo alle solite e per altri aspetti non è davvero un bene. Ci concederete la ripetizione. Perché se da una parte gli amaranto conquistano la nona vittoria consecutiva, dall’altra la capolista Siracusa non ne vuole sapere di mollare la presa e riesce ad imporsi anche sul Paternò. Sarà per la prossima volta, ancora. Le prossime volte, però, sono solo due. E allora, meglio concentrarsi su quanto visto al Macrì di Locri, lì dove le due formazioni hanno dimostrato tutto il loro carattere da veri calabresi: vivaci, orgogliosi, passionali, mai inclini a mollare, sempre pronti a lottare. E pensare che la sfida era tra seconda e ultima della classifica. Viene da chiedersi cosa ci faccia una squadra come il Locri in coda, ma a volte il calcio è strano. 

 

UN COLPO E STO Ci si aspettava la solita partenza ad alta velocità della Reggina e invece in avvio è il Locri a tenere il possesso palla e a far scaldare Lagonigro con due conclusioni innocue. Poi, però, gli amaranto decidono di fare sul serio e colpiscono al 10’, quando Barillà entra in area di rigore palla al piede e va al tiro, rimpallato dalla difesa. Sulla ribattuta si fionda il lesto Grillo, che la piazza indisturbato verso la porta di interno pieno e firma il gol del vantaggio. Prima azione pericolosa e già rete, circostanza che spegne l’intraprendenza iniziale dei padroni di casa. Dopo lo squillo in avvio si vivono diversi minuti di calma piatta. Gli uomini di Trocini accettano nuovamente il possesso del Locri, quasi come a voler di proposito lasciare sfogare gli avversari, per sfiancarli e colpire a tempo debito. Il tutto sembra convergere al 37' quando Giuliodori calcia di giustezza da fuori area. Dopo una deviazione, da pochi passi Girasole potrebbe appoggiare facilmente in porta. Sarà stata inaspettata la traiettoria o troppa eccessiva la foga del difensore, fatto sta che colpendo di testa il pallone vola alto. Passa il tempo e così anche la stanchezza, probabilmente fatale per Ragusa. Già non al meglio alla vigilia, è costretto ad alzare bandiera bianca al 41' quando ad entrare è De Felice. Vistosa fasciatura sulla gamba destra già da inizio gara per l'esterno ex Sassuolo, che adesso dovrà smaltire un ipotizzabile problema di natura muscolare. 

 

BOTTA E RISPOSTA La velocità di gioco si abbassa drasticamente ad inizio ripresa proprio mentre il vento aumenta le proprie poderose folate. Condizioni climatiche non bellissime a parte, la Reggina - a differenza di quanto visto nella prima frazione di gara – mantiene un costante e ipnotico possesso palla in mezzo al campo. La difesa del Locri non viene impegnata, ma non si soffre per nulla nemmeno nelle retrovie amaranto. Un atteggiamento dettato, evidentemente, anche dalla fatica che si fa sentire dopo aver giocato appena quattro giorni fa. Il solo gol di vantaggio non può far stare tranquillo nessuno, allora al 63’ con la calma che è virtù dei forti, arriva il raddoppio. De Felice, defilato sulla fascia sinistra, imbuca al centro per Barillà che, indisturbato in area, non si fa pregare due volte prima di mettere in rete ed esultare per un 2-0 che sa di cassaforte. Il Locri, però, deve aver avuto la combinazione di sblocco tra le mani perché passano solo tre minuti e si ritorna al minimo scarto. Al 66’ semina il panico sulla fascia sinistra Fangwa, guadagna il fondo e crossa basso e teso sul secondo palo, dove Simonetta è lasciato completamente solo da una difesa amaranto troppo disattenta. Facile l’appoggio in rete per il centrocampista dei padroni di casa. 

 

CHE CARATTERE! Ancora una volta, quando si soffre, esce la personalità più marcata della Reggina. Gli amaranto non si fanno spaventare dal gol del Locri, non hanno pensieri disfattisti o atteggiamenti rinunciatari. Si spinge con forza e fede, fino a guardarsi le carte in mano e calare un tris che mette tutti d’accordo. Calcio d’angolo battuto da Urso al 72’, velo sul primo palo di Cham e Girasole a sbucare con un tocco prepotente verso la porta. Grande giocata da difensore vero che sa come si sta in area di rigore avversaria. Difensore con il vizio del gol (sesto in campionato) quel figlio di Reggio con il 68 sulle spalle. La personalità giusta la dimostra anche il Locri quando, al 77’, Ficara impegna Lagonigro con un tiro ravvicinato dalla sinistra. 

 

FATICA FINALE Testa alta, altissima per i padroni di casa, che danno del filo da torcere alla corazzata di Trocini fino a riaprire per la seconda volta la partita. La cassaforte, evidentemente, fa cilecca. Siamo all’80’ ed è ancora una volta quella spina nel fianco della Reggina che risponde al nome di Fangwa a correre involato verso la porta. Cham lo atterra in area ed è calcio di rigore. Dal dischetto, l’appena entrato Molvadgaard spiazza Lagonigro e mette dentro il 2-3. Si va nel recupero molto velocemente, la lancette scorrono inesorabilmente e stavolta la Reggina non ha più la forza di attaccare, ma il Locri evidentemente sì. Al secondo minuto oltre il 90’ Vincenzo Aquino in mischia nell’area piccola da calcio di punizione va a centimetri, forse anche millimetri dal gol. Cham a disturbare nella conclusione e la provvidenza hanno evitato il pareggio. Non era oggi che gli amaranto dovevano smettere di credere, la promozione diretta è ancora possibile. Adesso si pensa alla Santa Pasqua, poi ultime due giornate di adrenalina pura. Siracusa o Reggina? Che vinca, anzi che passi in Serie C, il migliore. 

 

Il tabellino 

 

Locri (4-3-3): Donini (45' Lauritano), Kremenovic, D.Aquino (74’ V. Aquino), Pantano, Santella (79’ Molvadgaard); Simonetta, Zucco, Scarfiello (92’ D’Aprile); Pelle (65’ Morrone), Ficara, Fangwa. In panchina: Pipicella, Emmanouil, Gualtieri, Nash. All. Scorrano. 

 

Reggina (4-3-3): Lagonigro; Giuliodori, Girasole, Capomaggio (75’ Adejo), Cham; Barillà (89’ Curiale), Laaribi, Porcino; Grillo (58' Urso), Barranco (79’ Dall’Oglio), Ragusa (41' De Felice). In panchina: Lazar, Forciniti, Renelus, Perri. All. Trocini. 

 

Terna arbitrale | Arbitro: Davide Cera di Bergamo. Assistenti: Alessandro Caricati di Conegliano, Michele Freda di Avellino. Marcatori: 10’ Grillo (R), 63’ Barillà (R), 66’ Simonetta (L), 72’ Girasole (R), 81’ rig. Molvadgaard (L). 

 

NOTE | Ammoniti: Morrone (L) per fallo tattico, Girasole (R) per opposizione, Simonetta (L) per proteste. Calci d’angolo: 3-4. Recupero: 2’ pt, 6’ st.

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