Il mese decisivo per capire se la Reggina potrà continuare a sperare nella promozione in Serie C è già arrivato a metà. Domani, proprio 15 gennaio, si giocherà il fatidico recupero contro la Castrum Favara e gli amaranto non possono permettersi altro risultato all’infuori della vittoria. Avere tre punti da recuperare sul Siracusa capolista o averne sei fa tutta la differenza del mondo. Ecco perché l’unico risultato possibile per la squadra di Trocini è il successo.
Barillà e compagni approcciano la gara del “Bruccoleri” di Favara (comune in provincia di Agrigento) con tanto rammarico e una dose generosa di rabbia sportiva. Aver pareggiato 1-1 sul campo della Scafatese - considerando il rigore sbagliato dal capitano, l’errore clamoroso davanti alla porta di Barranco e una prestazione decisamente superiore agli avversari – ha lasciato l’amaro in bocca di un’occasione sprecata. Vista la lotta serrata per l’unico posto promozione, certi inciampi non sono ammissibili in gran numero e la partita da recuperare contro la Castrum Favara rappresenta l’opportunità migliore per voltare pagina e rimettere definitivamente in sesto una classifica che comunque vedrà ancora la Reggina inseguire e chi insegue non ha tempo da perdere.
Gli amaranto si misureranno per la prima volta in assoluto contro i gialloblu siciliani e si troveranno davanti una squadra in salute a giudicare dall’ottavo posto in classifica, ma con risultati non totalmente positivi. Domenica scorsa è arrivata la vittoria 1-0 in casa contro l’Acireale. Tre punti conquistati dopo un digiuno non indifferente, considerando che il successo precedente era arrivato addirittura il 3 novembre 2024 in casa del Pompei, da allora sei pareggi e una sconfitta. Un dato significativo è che la squadra allenata da Pietro Infantino perde poco: solo quattro sconfitte in 18 partite. Un rendimento non esattamente da prima della classe, ma nemmeno da ultima arrivata insomma. Ecco perché la Reggina non dovrà sottovalutare per nessuna ragione al mondo i prossimi avversari, ma se giocherà al meglio avrà tutte le carte in regola per prevalere.
Mister Trocini dovrà sicuramente fare a meno dello squalificato Adejo, espulso per somma di ammonizioni domenica scorsa. Per il resto, non dovrebbero esserci grandi defezioni dal punto di vista fisico. Il grande punto interrogativo è legato alle energie, da dover gestire in una settimana complicatissima da questo punto di vista. Giocare tre partite in sette giorni mette a dura prova tutti, dunque dosare e centellinare le forze è doveroso. Si deve vincere, certo, ma non si può nemmeno arrivare con la spia accesa domenica 19 quando si rientrerà al Granillo per affrontare il Sant’Agata. Adesso, però, tutte le attenzioni sono focalizzate sulla sfida alla Castrum Favara, crocevia cruciale per la stagione e il futuro amaranto.