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La Reggina e quell’attitudine di chi non si arrende mai

2025-03-24 15:35

Paolo Messina

CALCIO, Serie D, calcio, Serie D, Reggina, Barillà, Trocini, Sambiase,

La Reggina e quell’attitudine di chi non si arrende mai

Una squadra capace di compattarsi...e diventare un gruppo unito e indissolubile

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Certe partite non le vinci per caso, non può un gol al 94’ dopo una gara arenata sulla landa desolata dello 0-0 essere una casualità. Certi segnali vanno colti e non è il primo che viene registrato in una stagione a dir poco intensa per la Reggina. Una squadra capace di compattarsi nel momento di maggiore pressione e diventare un gruppo unito e indissolubile spinto dalla preziosissima benzina chiamata forza di volontà. Perdere con il Siracusa ha fatto male ma da quel momento in poi si è sempre conosciuta la vittoria, spesso e volentieri mettendoci dentro quella voglia lì, il crederci sempre, come accaduto ieri pomeriggio al D’Ippolito di Lamezia Terme. 

 

CONTA LA TESTA Diciamocelo chiaramente. A livello di gioco espresso e prestazione messa in campo, la Reggina contro il Sambiase non è apparsa nella sua migliore versione. Oltre al risultato mai sbloccato, le azioni pericolose si contano sulle dita di una mano e comunque sono apparse estemporanee. Per di più, la ripresa contraddistinta dal nervosismo generale non ha regalato nessun tipo di manovra offensiva degna di nota. Il calcio però è uno sport di testa prima che di gambe ed è su questo piano che l’hanno vinta quei ragazzi tutti grinta e fame allenati da mister Trocini. Mentalmente non si sono mai disuniti, pur subendo la flessione di nervi che potevano saltare da un momento all’altro per la frustrazione dello 0-0. Oltre a rimanere concentrati e ben focalizzati sull’andamento della gara, la giocata da fuoriclasse è rappresentata dalla fede. Crederci sempre e sperare oltre ogni misura. Eccola la “percussione palla al piede” che ha portato al gol la Reggina. Perché se non ci credi, non ti smarchi in area di rigore. Se non hai la mentalità di poter raggiungere ogni tuo desiderio, non vai a staccare di testa lì all’ultimo istante di partita. Per altre informazioni chiedere all’uomo venuto da Catona. In Barillà troviamo il culmine del concetto, che con la forza di volontà e il crederci sempre ha costruito una carriera di primissimo livello e no, non è ancora sazio il buon Nino. 

 

CORSA IMPROVVISA Uomini forti destini forti, diceva qualcuno. E del resto la Reggina di uomini forti ne ha a quantità industriale. Proprio come ribadisce Bruno Trocini in ogni conferenza stampa: “I ragazzi sono mentalizzati”. E che mentalità, verrebbe da dire. Concentrati, costantemente sul pezzo e sempre pronti nel momento decisivo. Aggiungiamoci un’atmosfera serena e sorridente fuori dal campo e siamo davanti ad un gran gruppo. Lo dimostra l’esultanza di fine gara contro il Sambiase. Trocini, espulso poco prima del gol, esce dagli spogliatoi al fischio finale e si cimenta in una corsa che nemmeno Jacobs a Tokyo 2021. I suoi ragazzi lo percepiscono, lo vedono, lo cercano. E parte l’abbraccio, l’esternazione di gioia pura. “I ragazzi sono mentalizzati”, è così che si va lontano. Paolo Messina

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