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Alfredo Monza… un signore d’altri tempi

2018-05-31 18:19

Francesco Lacquaniti

CALCIO, STORIE DI SPORT,

L’elegante signore a sinistra nella foto (tratta dal sito laziowiki.org), accanto a un giovanissimo e altrettanto elegante avvocato Armando Veneto, pr

L’elegante signore a sinistra nella foto (tratta dal sito laziowiki.org), accanto a un giovanissimo e altrettanto elegante avvocato Armando Veneto, presidente della Palmese negli anni sessanta, era Alfredo Monza. Cugino di Carlo Reguzzoni, ala del Bologna che, durante gli anni trenta, “faceva tremare il mondo”, nacque a Busto Arsizio, il 12 agosto 1911, iniziando a tirare i primi calci al pallone nella sua città natia. A cavallo tra gli anni trenta e quaranta, riuscendo finanche a vestire la casacca della nazionale italiana, giocò dapprima con i bustocchi della Pro Patria, quindi con il Livorno. Passato, poi, alla Lazio, dove ebbe come compagno di squadra il formidabile attaccante lombardo Silvio Piola, in pieno conflitto armato, in un paese separato dalla Linea Gotica, si trasferì alla Cremonese. Con i grigiorossi prese parte al torneo che avrebbe innalzato agli onori delle cronache sportive lo Spezia. Nella massima serie, ricoprendo l’arcigno ruolo di difensore, mise insieme 390 presenze, segnando una sola rete contro il Bologna, riuscendo a giocare, ininterrottamente, per ben 222 partite. Dopo aver preso parte al Torneo Benefico Lombardo con il Legnano, concluse la sua carriera agonistica tra i campi di Serie B e Serie C, sul finire degli anni quaranta, intraprendendo quella di allenatore che lo portò a guidare la Lazio in Serie A raggiungendo, in coppia con Dino Canestri, una salvezza dal sapore dell’impresa. Agli inizi degli anni sessanta giunse a Palmi sedendosi sulla panchina della Palmese per una sola stagione. Correva, infatti, l’anno 1963-64 e i neroverdi, che si accingevano a rinverdire i fasti del passato dopo un periodo tutt’altro che prospero, guidati da colui che ancora oggi a Roma lo ricordano come uno degli uomini simbolo delle aquile laziali, presero parte al campionato di PRIMA CATEGORIA Calabria giungendo secondi.

Era il 20 maggio del 1974 quando un tragico destino lo strappò alla vita… Di ritorno dalla trasferta che la sua Lazio disputò a Bologna, per festeggiare lo storico primo SCUDETTO targato Maestrelli, conquistato la domenica prima, il pullman, sul quale viaggiava insieme ad alcuni amici, si schiantò contro un camion portandoselo via per sempre. A perire, oltre a Monza, furono in tre… e il dolore fu immenso…

Questo è solo un brevissimo racconto di Alfredo Monza colui il quale, prima d’esser calciatore e allenatore, fu un signore d’altri tempi… infinitamente altruista, educato e corretto. Sono passati tantissimi anni dai suoi trascorsi palmesi ma il suo ricordo, particolarmente tra tutti coloro i quali lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le innumerevoli virtù, rimarrà per sempre indelebile nell’infinita e leggendaria storia a tinte neroverdi.