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Reggina fuori dalla Serie B: anche il Tar dice no

2023-08-04 09:42

Paolo Messina

CALCIO, Serie B, Reggina, Serie B, Saladini, Figc, Lega di Serie B, Coni , Tar del Lazio,

Reggina fuori dalla Serie B: anche il Tar dice no

Il baratro per gli amaranto adesso è vicinissimo

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Nuova pesantissima mazzata per la Reggina in un’estate che sta distruggendo gli amaranto, avvicinandoli pericolosamente alla scomparsa dal mondo del calcio. Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso del club per la riammissione al campionato di Serie B, come avvenuto in precedenza per tutti i gradi della giustizia sportiva. Dichiarata improcedibile la posizione dei calabresi, che adesso possono solo sperare in un miracolo all’ultimo grado di giustizia ordinaria ovvero quel Consiglio di Stato programmato per il 29 agosto, ma che probabilmente si svolgerà prima dell'inizio del campionato di Serie B previsto il 19 di agosto. A dirla tutta e ad essere sinceri, però, le speranze sono molto vicine allo zero.


Così facendo, il baratro per gli amaranto è adesso vicinissimo. La squadra che è stata di Saladini non sarà certamente di Manuele Ilari, visto che il passaggio di proprietà si sarebbe completato solo con la riammissione in Serie B. Evitato il fallimento dopo la gestione Gallo un anno fa, il proprietario lametino non sta riuscendo a scongiurarlo dopo soli 12 mesi. In tutto ciò, il club amaranto non ha rilasciato nessun comunicato ufficiale. Una circostanza che spiega benissimo la situazione clamorosamente irrecuperabile in cui si sta vivendo dalle parti del Sant’Agata. 

 

L’unico a parlare è lo stesso Saladini, affidandosi però ai social che tutto questo peso non dovrebbero averlo. Tramite la propria pagina Facebook ufficiale, il lametino ha dichiarato: "Siamo tutti stupefatti dalla decisione del Tar. A quanto pare il mondo del calcio è impermeabile anche alle leggi dello Stato. Stiamo vedendo quali sono le conseguenze in tanti Club. Ieri ero in aula a difendere ancora una volta la Reggina e ho avuto una impressione, che non tutte le proprietà e non tutte le squadre siano uguali. Non potevo credere alle mie orecchie quando ho sentito dire all’avvocato della FIGC che la Reggina non sarebbe stata comunque ammessa. Questo dopo aver salvato l’anno scorso un club che non poteva iscriversi al campionato e, usando una legge dello stato, ristrutturato il suo debito garantendo nel corso dell’anno testa, cuore e soldi per dare lustro ad un intero territorio. Dunque pure la collocazione geografica sembra abbia il suo peso. Nonostante tutto, conservo la mia fiducia nelle istituzioni. Ci rifaremo al Consiglio di Stato”.

 

Sembra doveroso sottolineare come sia chiaro che il caso della Reggina non sia colpa di chi nei vari gradi sportivi e adesso ordinario ha giudicato gli amaranto. Non bisogna andare contro la Figc, la Lega di Serie B, il Coni o tanto meno il Tar del Lazio. Le gestioni societarie delle stagioni post primo fallimento amaranto hanno creato più di qualche problema, rendendosi di fatto inadeguate e culminando con la grottesca e vergognosa fine che adesso la squadra calabrese sta purtroppo facendo. Non c’entrano campanilismi o poteri forti. Il problema, negli anni, è sempre stato all’interno, inutili gli sforzi di chi l’ha sempre cercato all’esterno.