Nel tennis (singolare maschile) gli unici italiani capaci di scrivere la storia nei più ambiti tornei di sempre che fanno capo al Grande Slam sono stati Nicola Pietrangeli (vincitore nel 1959 e nel 1960 del Roland Garros) e Adriano Panatta (vincitore nel 1976 anch’esso del Roland Garros). Impresa sfiorata da Giorgio De Stefani e Matteo Berrettini che nel lontanissimo 1932 (Roland Garros) e nel 2021 (Wimbledon) si sono arresi in finale.
Stessa sorte è toccata all’unico tennista italiano (Jannik Sinner) capace di centrare la finale degli ATP Finals (il torneo più prestigioso dopo il Grande Slam al quale vi prendono parte i migliori otto tennisti delle classifiche ATP). Per il ventiduenne nativo di San Candido (attualmente quarto nella classifica ATP), l’ultimo atto del torneo gli ha messo di fronte un autentico mostro sacro il serbo Novak Djokovic che, tra Grande Slam e ATP Finals, risultava essere il più vincente di tutti i tempi avendo già messo in bacheca ben 30 titoli (5 in più di un altro mostro sacro… Roger Federer). La finale del PalaOlimpico di Torino ha avuto poca storia e la vittoria senza batter ciglio e con una freddezza a dir poco disarmante è andata al serbo che in soli due set (con il punteggio di 6-3, 6-3) si è aggiudicato l’edizione numero 54 (per lui la numero 7) degli ATP Finals.