Melito: Crescita, ambizioni e sfide nell'intervista al tecnico Cormaci

Oggi parliamo della società del Melito che lo scorso anno ha mantenuto la categoria del campionato di Promozione girone B arrivando all'undicesimo posto. Società nata come settore giovanile per poi passare all'Under 19 e poi partire dalla Terza categoria arrivando nel campionato di Promozione con una scalata di promozioni. La formazione del neo presidente Antonino Minniti ha annunciato i calciatori confermati e i nuovi arrivi che sono: capitan Francesco Candito, il portiere Francesco Latella, Gaston Sivori, Oscar Contreras, Andres Caserio, Osageide Bienose Mario Best, Dorkis Perez, Costantino Lentini, Annunziato Tripodi, Alejandro Contreras, Javier Lopez Oliveira, Rocco Franco Franzò, Martinez Fuster Jonathan e Juan Vasquez. Inoltre abbiamo intervistato mister Antonio Cormaci confermatissimo alla guida tecnica della squadra, queste le sue dichiarazioni:

Mister è da diversi anni sulla panchina della squadra, ogni stagione è stato un campionato a sé come vi state preparando alla disputa del prossimo torneo di Promozione?

Noi nel nostro piccolo cerchiamo sempre di migliorarci. Siamo nati come scuola calcio, poi abbiamo formato l’Under 19 e per non perdere i ragazzi che non potevano giocare per età nella juniores, abbiamo deciso di iscriverci in Terza categoria ma giocando sempre con i nostri giovani. In quattro anni abbiamo raggiunto la Promozione ma la nostra crescita è stata frenata dal Covid, infatti alla sospensione eravamo addirittura primi in classifica in Promozione, poi alla ripresa il nostro buon lavoro è stato un pò rovinato da ragazzi che hanno lasciato il nostro territorio, sia per problemi lavorativi e sia per problemi scolastici.

Sul mercato sono arrivati tanti volti nuovi, quest'anno molti stranieri o comunque comunitari, come mai questa scelta di puntare su questi calciatori e non su calciatori italiani? Ovviamente questo è un problema che si sta verificando in tante squadre calabresi, è un problema di ricambio generazionale?

Purtroppo la nostra zona è sicuramente la zona d’Europa con il più alto tasso di disoccupazione e, nello stesso tempo, con il minor numero di strutture sportive, quindi la scelta di puntare su giocatori che vengono da fuori come pure per mancanza di materia prima.

Infine le chiedo che tipo di obbiettivi vi siete prefissati con la società in questa stagione e chi vede come favorita alla vittoria finale del campionato?

Cercheremo di far divertire i nostri tifosi come abbiamo fatto nella seconda parte della scorsa stagione, dove abbiamo davvero fatto spettacolo. Le nostre incognite sono legate ad una squadra profondamente cambiata e all’adattamento di chi gioca per la prima volta in questo campionato. Sono sicuro però che ci divertiremo e faremo divertire. Prevedo un campionato difficile e livellato in alto. Dai movimenti vedo favoriti Rosarno, Deliese e Capo Vaticano ma anche Gioiosa, Stilomonasterace e Val Gallico e, come ogni anno, ci sarà anche qualche squadra rivelazione.