Gioiese e Palmese, che mercoledì 25 settembre 2024 (andata degli ottavi di finale della Coppa Italia Dilettanti) daranno vita al primo dei quattro “derby della Piana” in programma nell’arco di una stagione che si preannuncia intensissima, sono (per blasone) la quarta e la seconda squadra del comprensorio reggino (prima è, ovviamente, la Reggina, terza il Siderno) la cui storia iniziata negli anni ’10 ha raggiunto l’apice qualche decennio dopo. Esattamente tra gli anni ’30 e gli anni ’40. Periodo che li ha visti veleggiare nel campionato di Serie C. Torneo che la Palmese ha disputato quattro volte (due quando la categoria era denominata Prima Divisione) contro una della Gioiese.
Ma chi è stata a raggiungere i risultati più lusinghieri al punto da meritarsi l’appellativo di “regina della Piana”? A riguardo (i 12 campionati a carattere nazionale in più disputati ne danno ulteriore testimonianza) non vi son dubbi perché a meritarselo, in una sorta di derby nel derby, è la Palmese capace nel 1934-35 di arrivare a disputare il girone finale A per la promozione in Serie B (eccetto Reggina, Catanzaro, Crotone e Cosenza, l’impresa non è mai riuscita a nessuna altra squadra calabrese) dopo il brillante primo posto centrato nel girone H della Prima Divisione dove si sarebbe lasciata alle spalle i siciliani della Juventus Trapani di Heinrich Schonfeld. Girone che avrebbe arriso al Taranto di Umberto Zanolla in quella che fu la prima promozione in Serie B dei pugliesi la cui fase offensiva era retta dal forte attaccante triestino Svageli. A guidare quella Palmese (il cui undici recitava: Silingardi, Pincelli, Rescigno, Ieraci, Scheer, Di Maio, Ranieri, Colausig, Orzan Corlallo, Surra) vi era Sandor Peics.
Allenatore magiaro tra i più in voga nel periodo che negli anni a venire si sarebbe trasferito in Portogallo guidando squadre di un certo prestigio quali: Belenenses, Vitoria Setubal, Sporting Lisbona e Vitoria Guimaraes. Per la Gioiese il massimo risultato raggiunto è stato, invece, quello relativo al campionato di Serie C 1947-48 (l’unico di terzo livello al quale ha preso parte) quando nel girone T, grazie a un ottimo ruolino di marcia casalingo (sui 29 punti che recitò la classifica finale ben 22 li mise insieme tra le mura amiche), si classificò dodicesima. Posizione che la riforma del torneo (l’anno venturo i gironi vennero ridotti a quattro) la vide retrocedere nel campionato di Promozione (l’attuale Serie D).
A quel torneo di Serie C, ad eccezione della stessa Gioiese e della Reggina (vittoriosa in entrambe le sfide contro i viola), vi avrebbero preso parte tutte squadre siciliane con Catania e Messina a far da chioccia. Messina che nella sfida d’andata giocata a Gioia Tauro l’8 febbraio 1948 fu bloccato sullo 0-0 dalla Gioiese di Filippo Ferrandino (autentico pioniere del calcio nell’isola di Ischia) scesa in campo con: Bianchessi, Postiglione, Arbitrio, Pedullà, Carosi, Gelsomino, Lombardo, Albano, Stanganelli, Giunchi, Baldari. Presidenti dei sodalizi calcistici che in quelle due stagioni di Serie C diedero lustro a Palmi e a Gioia Tauro furono il commendatore Pirrottina per la Palmese e il cavaliere Cordopatri per la Gioiese.
Ripercorrendo i numeri dei 70 “derby della Piana” giocati (i primissimi risalgono agli anni ’30), il bilancio vede prevalere i viola che ne han vinti 25 contro i 23 della Palmese; 22 i pareggi. La vittoria più larga è, invece, della Palmese che nel campionato di Prima Categoria 1963-64 si impose con un fragoroso 7-1.
Il “derby della Piana”, che andrà in scena al Pasquale Stanganelli di Gioia Tauro (a 13 anni dall’ultimo nella terra dell’antica Metauros), si porta in dote ciò che son riuscite a scrivere Gioiese e Palmese nella loro storia che, comunque, è stata per entrambe gloriosa come testimoniano i 42 campionati a carattere nazionale disputati (27 la Palmese e 15 la Gioiese) e i 30 allori conquistati (16 la Gioiese e 14 la Palmese).
Arbitro della partita, alla quale, pur giocandosi di mercoledì, dovrebbe presenziare una buona cornice di pubblico, sarà: Aldo Frascà di Locri (assistenti: Alessandro Crucitti e Marika Simone di Reggio Calabria).