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Ragusa show e Reggina a meno 1: Nissa superata con un bel tris

2025-04-13 18:29

Paolo Messina

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Ragusa show e Reggina a meno 1: Nissa superata con un bel tris

Gli amaranto hanno fatto il loro e dovranno continuare a farlo anche per le prossime tre partite

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Partire al massimo, mettersi nella corsia di sorpasso, per poi azionare il pilota automatico. Facile da capire il piano della Reggina in una domenica delle Palme che anche i muri sapevano fosse fondamentale. Alla fine della fiera i tre punti sono arrivati pure oggi e stavolta, finalmente, permettono di avanzare in classifica. Il Siracusa, dal divano, ha osservato i rivali amaranto dimostrare personalità e determinazione, anche in momenti di sofferenza, perché qualche minuto in bilico dove ha regnato confusione ed imprecisione non è mancato. Partite così tese e delicate, spesso, le decidono i campioni, quelli che hanno una marcia in più. Per maggiori informazioni chiedere a Ragusa, che ha dato il meglio di sé quando la squadra ne aveva maggiore bisogno, per poi lasciare a Renelus il timbro finale. Ora il meglio di sé bisogna darlo tutti insieme nelle prossime tre partite, perché il bello – potenzialmente – può ancora venire. 

 

INTRAPRENDENZA Forte e decisa, si è presentata così la Reggina all’interno di una partita che riesce a comandare fin dal primo istante. È di fatto un monologo amaranto palla al piede, con Barillà e compagni a giocare alti e a soprattutto a testa alta. Spingendo al massimo, il gol arriva con una certa rapidità. Nemmeno doppia cifra, infatti, che già al 9’ Ragusa si trova libero di colpire sul secondo palo in area di rigore, innescando così l’urlo di gioia suo e del Granillo. Pur incattivendosi (quattro gialli in meno di 20’), la partita continua a vivere di solo amaranto, tant’è che al 25’ si va a pochi passi dal raddoppio. Ragusa crossa forte e teso a mezza altezza, un’esecuzione a cui basta una minima deviazione per finire dentro. Barranco già pregusta il tutto, ma Bruno (il difensore della Nissa) lo anticipa, attutendo con il corpo il potente pallone calciato da Ragusa. 

 

IMPRECISIONE Gli ospiti alzano la mano e dicono presente intorno al 35’ quando due azioni costringono il buon Lagonigro agli straordinari. Prima su calcio piazzato scodellato in mezzo, opponendosi alla spizzata di testa in girata di Semenzin, poi - neanche un minuto dopo - distendendosi verso l’angolo basso del secondo palo per mettere in angolo un poderoso tiro da fuori area di Agnello. È il momento di maggiore sofferenza per gli uomini di Barillà, che tirano il fiato dopo l’intenso avvio e vedono aumentare l’offensiva avversaria. Prova a suonare la carica Ragusa, e chi se non lui quest’oggi spesso protagonista? Al 40’ recupera palla in area di rigore ad una fin troppo incerta difesa. Posizione più che invitante, ma tiro centrale deviato da Elezaj in angolo. Di fatto, entrambe le squadre creano le proprie dignitose occasioni, ma l’imprecisione offensiva quanto difensiva prende il sopravvento, spegnendo i bollenti spiriti di inizio gara. 

 

UN UOMO AL COMANDO Chi era il protagonista della partita? Se qualcuno non l’aveva capito, è lui stesso a ribadirlo. Ragusa, nel momento di maggiore calma apparente, realizza la sua personalissima doppietta. Azione ragionata sulla destra per la Reggina, con imbucata per Barranco nello stretto che non funziona. La palla finisce comunque tra i piedi dell’esterno ex Sassuolo che non ci pensa due volte a tirare. La conclusione, a dirla tutta, non sembra niente di eccezionale, eppure Elezaj si distende tardi e la sfera riesce ad infilarsi all’angolino del secondo palo. 

 

FINALE BEN SCRITTO Finisce qui? Macché, la storia ha un protagonista sì ma non è certamente scontata dall’inizio alla fine. Tant’è che la Nissa, quando meno te lo aspetti, colpisce e ti trafigge. Minuto 29’, calcio d’angolo scodellato in mezzo e colpo di testa vincente di Semenzin. Il Granillo si gela per un istante che dura un’eternità. La vittoria, che sembrava a quel punto scontata, torna pericolosamente in bilico. Paura? Ma quale paura? La Reggina ha fame, solo tanta straordinaria fame. Ecco che messa palla a centrocampo, si torna a spingere forte come fosse inizio gara. La Nissa è nuovamente schiacciata nella propria metà campo ed è Renelus a colpire per il 3-1 al 42’. Contropiede sopraffino degli amaranto con De Felice a tagliare la difesa avversaria con un filtrante al bacio per Renelus, che accarezza il pallone, viaggia verso il centro dell’area e colpisce a botta sicura lasciando di sasso Elezaj. È il timbro finale della partita, la squadra di Reggio ha fatto il suo e dovrà continuare a farlo anche per per le prossime tre partite. La provvidenza, se vorrà, penserà al resto. 

 

Il tabellino 

 

Reggina (4-3-3): Lagonigro; Vesprini (6’ st. Perri), Girasole, Capomaggio, Ndoye; Barillà (44’ st. Forciniti), Laaribi, Porcino; Grillo (19’ st. Urso), Barranco (32’ st. Renelus), Ragusa (26’ st. De Felice). In panchina: Lazar, Dall’Oglio; Curiale, Ingegneri. All. Ginobili (Trocini squalificato) 

 

Nissa (4-3-1-2): Elezaj; Natale, Bruno, Bieto, Loza; Agnello, Maltese (33’ st. Pagano), Tumminelli (13’ st Bonanno); Rotulo; Diaz, Semenzin. In panchina: Chimenti, Barrera, Samake, Dalloro, Sclafani, Neri, Zarrillo. All. Campanella. Terna arbitrale | Arbitro: Giacomo Pasquetto di Crema. Assistenti: Edoardo Monelli di Busto Arsizio, Angelo Macchia di Moliterno. 

 

Marcatori: 9’ pt e 12’ st. Ragusa (R), 29’ st. Semenzin (N), 42’ st. Renelus (R). 

 

Note | Spettatori: 4.253 di cui 332 ospiti. Ammoniti: Ndoye (R) e Bruno (N) per comportamento scorretto, Capomaggio (R), Barillà (R), Bruno (N) e Girasole (R) per intervento scomposto, all. Ginobili per (R) proteste. 

 

Calci d’angolo: 7-7. Recupero: 1’ pt, 5’ st. 

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