In campionato, dopo il successo colto nel 1997 [0-2 firmato Galante e Turrini (autorete)], le successive 18 trasferte dell’Inter alle pendici del Vesuvio si sono rivelate poco esaltanti visto che l’unica vittoria è quella del 6 giugno 2020 (stagione che coincise con lo Scudetto targato Antonio Conte). Un dato che conferma il poco appeal dell’Inter con la trasferta partenopea dove (su 80 incroci, 22 dei quali finiti in parità) le vittorie targate bauscia sono state 19 contro le 39 del Napoli.
Delle 19 vittorie la prima risale alla prima trasferta in assoluto a Napoli (si giocò allo stadio Militare dell’Arenaccia) ed è datata 3 ottobre 1926 (Divisione Nazionale 1926-27 girone A) in un giorno che sarebbe entrato nella storia del Napoli visto che fu la prima uscita ufficiale della neonata squadra campana sorta appena due mesi prima; anche se in realtà si trattò di un cambio di denominazione sociale dell’Internaples (sorta nel 1922 dalla fusione tra Naples e Internazionale Napoli) imposto dal regime fascista. Torneo che per il Napoli si rivelò un autentico disastro visto che mise insieme un punto appena (lo 0-0 casalingo col Brescia) retrocedendo anche se l’anno venturo sarebbe stato riammesso.
La vittoria dell’Inter, con i partenopei fino a quel momento tenuti a galla da Pelvi, ebbe il là sul finire del primo tempo (reti di Bernardini e Powolny) con l’attaccante austriaco (nella foto di quella stagione il penultimo seduto a destra) a siglare il definitivo 0-3 nei minuti finali. Inter che per l’occasione scese in campo con: Zamberletti, Gianfardoni, Bellini, Agradi, Giustacchini, Pietroboni, Conti, Cevenini L., Bernardini, Powolny, Castellazzi.